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PROGETTI EVENTI COMUNICAZIONE

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, coi suoi 150.000 ettari di estensione, è uno dei più grandi d'Italia. La varietà
e la ricchezza naturalistica dei suoi massicci e dei diversi versanti, le suggestive testimonianze storico-architettoniche si
riflettono in una moltitudine di proposte, itinerari e visite per tutte le stagioni dell'anno. Il Parco racchiude tre gruppi montuosi -
la catena del Gran Sasso d'Italia, il massiccio della Laga, i Monti Gemelli - e si caratterizza per la presenza della vetta più alta
dell'Appennino, il Corno Grande, che raggiunge i 2912 metri. Su questa catena è inoltre presente l'unico ghiacciaio appenninico,
il Calderone, il più meridionale d'Europa.
Il Parco nazionale è stato istituito nel 1991 ed è il terzo Parco Nazionale più grande d'Italia per estensione territoriale. Situato
nella maggior parte in Abruzzo (provincia dell'Aquila, Teramo e Pescara) ed in misura minore nelle zone adiacenti del Lazio (Rieti)
e delle Marche (Ascoli Piceno).

Gli habitat

Il Parco interessa due distinte regioni biogeografiche: "euro-siberiana" e "mediterranea".
Questa particolare collocazione, unitamente alla diversità litologica delle montagne e alle elevate quote, fa di quest'area protetta
un territorio che presenta un'elevata ricchezza biologica.
Infatti, nel Parco vivono circa 2300 specie vegetali superiori, oltre un quinto dell'intera flora europea, e più di un terzo del
patrimonio floristico italiano. Per quanto riguarda il regno animale, emblematico è il caso degli anfibi, presenti con ben
quattordici specie tra cui, unico caso in Italia, ben quattro specie di tritoni. Inoltre, le montagne del Parco costituiscono una vera
e propria soglia biogeografica tra il nord e il sud del Paese; qui, infatti, alcune specie mediterranee raggiungono il limite
settentrionale di distribuzione, mentre altre, in particolare piante e animali di origine artico-alpina, quello meridionale.

Vegetazione

Con 2364 specie censite, il Parco Gran Sasso - Laga è una delle aree protette dalla maggiore biodiversità vegetale in Europa
La componente floristica più preziosa è senz'altro legata agli ambienti delle alte quote, dove persistono i cosiddetti "relitti
glaciali": piante  endemiche come l'Androsace di Matilde, l'Adonide ricurva, la Viola della Majella, la Stella alpina dell'Appennino,
il Genepì appenninico e diverse specie del genere Sassifraga.
Alcuni endemismi si riscontrano anche alle quote più basse, come nel caso del Limonio aquilano e dell'Astragalo aquilano,
esclusive di quest'area. Inoltre in primavera si può osservare, alle pendici del Gran Sasso, la straordinaria fioritura dell'Adonide
gialla, specie a lungo ritenuta estinta, che qui vegeta nella sua unica stazione italiana.

Gli animali del parco

L'animale simbolo del Parco è il Camoscio appenninico, poiché, a cento anni dall'estinzione dell'ungulato sul Gran Sasso, un
progetto di reintroduzione lo ha portato a ricolonizzarne le montagne, dove oggi si contano circa 500 individui. Il patrimonio
faunistico dell'area protetta conta anche gli altri grandi erbivori, come Cervo e Capriolo, ed il loro predatore per eccellenza, il
Lupo appenninico.
Sono presenti tra i mammiferi la Martora, il Gatto selvatico, il Tasso, la Faina, la Puzzola, l'Istrice, mentre alle alte quote vive
l'Arvicola delle nevi, un piccolo roditore relitto dell'ultima glaciazione.
L'avifauna comprende rapaci rari come l'Aquila reale, l'Astore, il Falco pellegrino, il Lanario e il Gufo reale, ed alle quote più
elevate il Fringuello alpino, lo Spioncello, la Pispola e il Sordone, presenti sul Gran Sasso con le popolazioni appenniniche più
numerose; ed ancora la Coturnice, il Codirossone, il Gracchio alpino e quello corallino. I pascoli, le basse quote ed i coltivi
tradizionali ospitano l'Ortolano, la Cappellaccia, il Calandro, la Passera lagia e l'Averla piccola.
Le praterie d'altitudine costituiscono l'habitat della Vipera dell'Orsini, che nel Parco ha la più consistente popolazione italiana.
Cospicuo è il popolamento d'anfibi, con endemismi appenninici quali la Salamandra dagli occhiali e il Geotritone italico. Sui
Monti della Laga sono presenti la Rana temporaria ed il Tritone alpestre, specie che in tutto l'Appennino centro-meridionale,
oltre che nel Parco, si possono osservare solo in una ristretta area della Calabria. Autentico paradiso per l'avifauna è il lago di
Campotosto, che nel periodo autunnale si popola di migliaia di uccelli acquatici.

Il paesaggio

L'estensione e la varietà d'altitudine e litologia, si riflettono nella diversità dei paesaggi del Parco.
Alle alte quote, dove le cime sfiorano i tremila metri, il regno della wilderness preserva ambienti peculiari, endemismi di fauna e
flora e relitti glaciali, mentre ai piedi del Corno Grande, emoziona la sorprendente vastità di Campo Imperatore, "piccolo Tibet"
dell'area protetta, con la tipica conformazione a dossi e morene ed i pascoli sterminati. Alle pendici meridionali del Gran Sasso si
rivela un fascinoso paesaggio antropico, fatto di borghi fortificati e castelli la cui suggestione è aumentata dal conservarsi di
pregiati paesaggi agrari, campi aperti e scasci duramente strappati dall'uomo alla montagna. S'incontrano, viaggiando verso i
contrafforti pescaresi, oltre a splendidi paesi, mandorleti, vigneti e oliveti, storiche abbazie e la magia silenziosa del fiume Tirino.
Una vegetazione rigogliosa ricopre i Monti della Laga, grazie alla loro composizione arenaceo-marnosa. La ricchezza d'acque
superficiali sorprende il visitatore con salti d'acqua e spettacolari cascate. Le foreste appaiono immense ed impenetrabili. Vaste
faggete costellate di possenti abeti bianchi e betulle si alternano a cerrete, quercete e castagneti ove, d'autunno, riecheggia il
bramito dei cervi in amore. Dove il Parco penetra nel territorio delle Marche, piccoli borghi dalle tipiche architetture
s'immergono nei secolari castagneti. Nel versante laziale, il paesaggio coltivato è punteggiato da casali di pietra arenaria,
cappelle ed icone votive e rivela, nella zona umida di Lago Negro, uno dei principali valori naturalistici dell'area protetta.


il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Antroposervice, l'azienda

Antroposervice è un'azienda specializzata nell'ideazione e realizzazione di eventi ad Ascoli Piceno, nelle Marche e nei territori limitrofi di Abruzzo, Umbria e Lazio. La sede operativa si trova ad Ascoli Piceno, ma opera stabilmente in città e province limitrofe: S. Bendetto del Tronto, Grottammare, Fermo, Ancona, Teramo, Sant'Egidio alla Vibrata, Civitella del Tronto, Pescara, Amatrice, Norcia, Castelluccio ed altre. Antroposervcie sin dalla sua fondazione opera in qualità di partner ufficiale del Festival dei due Parchi, nei territori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Gran Sasso e Monti della Laga.

La sede di Antroposervice eventi progetti comunicazione è ad Ascoli Piceno, in Corso di Sotto 49.

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